I ceci sono i semi di Cicer arietinum, pianta erbacea appartenente alla famiglia delle fabaceae o leguminosae. Si tratta quindi di legumi, il cui utilizzo alimentare è possibile solo previa essiccazione.
Le piante del cece sono particolarmente coltivate in Umbria, nel Lazio, in Toscana e soprattutto in Liguria (si ricorda la tipica specialità locale a base di farina di ceci: la farinata); ad ogni modo, tutte le piante del cece sono coltivate nella maggior parte delle regioni Mediterranee.
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I ceci essiccati sono legumi molto calorici: apportano infatti circa 316 Kcal per 100g: tant'è che, una volta cotti, contengono oltre il 6% di grassi, contro il 2% dei fagioli. Ad ogni modo, i ceci sono molto più equilibrati in termini di distribuzione dei macronutrienti, oltre ad essere molto energetici. Alcuni autori azzardano attribuire proprietà terapeutiche ai ceci: infatti, questi legumi sono ricchi di saponine, utilissime per diminuire i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
Inoltre, i ceci sono fonte di proteine vegetali, di fibra, di vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6), di vitamina C ed E. Nei ceci si trovano anche alcuni minerali (quali ad esempio magnesio e fosforo). Ancora, questi preziosi legumi, purtroppo poco consumati nel Nostro Paese, contengono una discreta quantità di acidi grassi polinsaturi (soprattutto acido linoleico).
I ceci sembrano vantare anche blande proprietà antiacide (utili, dunque, in condizioni di acidità di stomaco); il consumo dei ceci può essere anche un possibile aiuto contro le ulcere gastroduodenali (proprietà non del tutto dimostrate).
Le primissime testimonianze archeologiche della coltivazione di Cicer arietinum derivano dall'Iraq e risalgono all'antichissima età del bronzo (3.500-1.200 a.C.). Dopodiché, la coltivazione del cece si diffuse in Egitto e nell'Impero Romano. Attualmente, i ceci e la farina ottenuta sono consumati principalmente in India ed in Pakistan.
Dopo l'essiccazione, i ceci devono essere posti in acqua fredda per circa 12 ore, prima di essere cucinati. Dopodiché, i ceci possono essere bolliti e successivamente schiacciati, dunque consumati come purè.
In Oriente, i ceci schiacciati sono mischiati con semi di sesamo, limone e olio, per preparare l'humus. Particolare è il consumo di ceci al naturale, dopo averli naturalmente macerati, asciugati sulla cenere e tostati.
I ceci essiccati sono utilizzati soprattutto per la preparazione di farine.
Ottima alternativa alla farina di frumento, la farina di ceci si ottiene dalla macinazione dei semi essiccati del cece; è un alimento ricco di minerali, quali calcio, fosforo, ferro, e di proteine vegetali.
I ceci essiccati vengono macinati a cilindri oppure a pietra (di qualità superiore). Il processo di macinazione dei ceci prevede la raffinazione, poiché risulta indispensabile la separazione della crusca.
Si può valorizzare una zuppa di ceci ricca e saporita, con sedano, pancetta e carote.