nuclei inclusione sociale lavorativa

N.I.L. Nuclei di Inclusione Lavorativa per l'innovazione sociale

Il servizio innovativo per il progetto Raccolti di Comunità si chiama "N.I.L. Nuclei di Inclusione Lavorativa per l'innovazione sociale".
L'obiettivo è ottenere una reale inclusione, sia sociale che lavorativa, per le persone con disabilità, attraverso lo svolgimento di una attività lavorativa con mansioni specifiche e adeguatamente retribuita, e la garanzia di avere una vita sociale attiva all’interno di un contesto accogliente che tiene conto delle diverse peculiarità.
Il modello sperimentale si basa su dei nuclei, costituiti da 7 persone, di cui 5 con disabilità. Ogni nucleo è attivo per 35 ore a settimana, per 5 giorni (dal lunedì al venerdì), dalle ore 8 alle 15, con possibilità di flessibilità oraria. Sono coinvolti un operatore con competenza sociali e uno con competenze agricole.

I fattori innovativi

Nella fase iniziale ciascuna persona con disabilità ha un contratto lavorativo di 28 ore al mese (un giorno a settimana). Gli altri 4 giorni ognuno di loro è comunque attivo per 7 ore al giorno all’interno del N.I.L., come utente del Centro Diurno.
Ciascun ragazzo svolge quotidianamente mansioni legate all’attività della Fattoria, insieme agli altri 6 componenti del N.I.L.: trasformazione di prodotti alimentari, coltivazione di piantine stagionali, produzione di zafferano, accudimento degli animali, produzione di uova, gestione di iniziative educative per la fattoria didattica, gestione degli ordini del Gruppo di Acquisto Solidale, attività di ristorazione/degustazione.

Gli elementi di qualità

  • Il progetto si basa su Piani Assistenziali Individualizzati;
  • È prevista un'attività di monitoraggio continuo dei percorsi di sviluppo e potenziamento delle competenze dei beneficiari coinvolti, con 2 step di verifica semestrali.
  • Basandosi sul percorso fatto, le ore di lavoro delle persone coinvolte possono essere gradualmente aumentate: il progetto è dunque "modulare" e prevede benefici crescenti.
  • Si prevede un risparmio consistente di fondi pubblici per il primo anno, con ore di assistenza fornita alle persone con disabilità e ore in cui i caregiver non devono occuparsi della sorveglianza diretta.
  • L'impresa sociale mantiene la sua duplice natura, garantendo una sostenibilità economica del progetto nel tempo e proponendo un modello non assistenzialista ma di autosostentamento.
  • Le persone con disabilità seguono un percorso graduale di inserimento lavorativo e, contemporaneamente, mantengono una reale opportunità di inclusione sociale.

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