okra Le Cascine

Colture lontane di culture vicine

Le Cascine alla scoperta dell’Okra

La nostra società sempre più multietnica e complessa ci da tutti i giorni l'opportunità di conoscere le novità che ci circondano. Al giorno d’oggi, dove tutti hanno una connessione internet, hanno visto decine di documentari riguardo gli angoli più lontani della Terra o semplicemente hanno sentito racconti di amici e parenti, pensiamo di conoscere tutto del mondo ma non è così...

A partire dalle piccole cose ad esempio cosa si mangia a colazione in Alaska o come sono fatti i gabinetti in Giappone il mondo nasconde ancora moltissimi segreti. Oggi vogliamo raccontarvi un po di una pianta che non tutti conoscono ma che ci ha coinvolto molto negli ultimi tempi, parliamo di una pianta originaria dell’Africa, parliamo dell’okra (o gombo).

Questa pianta appartiene alla famiglia delle malvacee come la pianta dell’ibisco e quella del cotone. La pianta ricorda vagamente una pianta di peperoni e anche il frutto un po somiglia ad un cornetto. Il gusto invece ha qualcosa che ricorda gli asparagi e una consistenza viscosa quando viene a contatto con acqua calda. Il baccello che produce è tipicamente usato nella cucina orientale ed africana. In cucina possiamo passarla in padella o grazie alle sue proprietà gelatinose utilizzarlo come addensante per zuppe, salse o cosmetici fatti in casa.

 

Pianta okra con frutto

E in Umbria ci sono piantagioni di okra?

Certo! L’associazione Tamat, una ONG che realizza progetti di cooperazione internazionale, sta portando avanti una sperimentazione agricola dell’okra a Perugia. Il tutto è cominciato nella nostra cooperativa “Le cascine” a Selci Lama, dove sono state seminate le piante in alveoli e, dopo la germinazione ed un primo periodo di crescita nel nostro vivaio, hanno proseguito al trapianto negli orti di Montemorcino(Perugia). Sono state piantate complessivamente 1200 piante. Per comprendere ed imparare al meglio come adeguare questa pianta al nostro clima, i trapianti sono stati sfalsati nel tempo. Il terreno è stato suddiviso in 4 settori e sono state trapiantate ogni settimana 300 piantine alla volta. Anche acqua e concime sono stati dati in modo mirato in base alla data di trapianto. A conclusione della coltivazione, questi dati consentiranno di desumere e individuare le migliori condizioni per la crescita dell'okra in Umbria, la vera e propria sperimentazione agricola. Tutto questo processo rientra in particolare tra le attività del progetto trasnazionale Urbagri4Woman,  focalizzato proprio a favorire l’inclusione dei migranti (delle donne in particolare) nella società.

le piantine iniziano a crescere

Anche nella nostra cooperativa qualche anno fa è cominciato un programma di accoglienza e tutt'oggi vivono con noi 3 ragazzi originari dell’Africa sub-sahariana. Un po come dono e un po perché lo scorso anno avevamo un surplus di piantine, abbiamo deciso di regalare un centinaio di piantine di okra a questi ragazzi, le abbiamo trapiantate assieme e abbiamo chiesto a loro di occuparsene vista la loro esperienza con questa pianta. Ancora oggi, a metà Ottobre le piante continuano a produrre baccelli. Probabilmente complice la anomala estate le piante sono cresciute meglio del previsto, consentendo ai ragazzi tanti raccolti per loro e tutta la loro comunità

 

okra cotta

Ad oggi non abbiamo ancora mai portato questo ortaggio al mercato di città di castello al quale partecipiamo ogni martedì e sabato. Ma se avete interesse scriveteci pure e saremo contenti di fornirvelo.

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Mattias Schweitzer • 20 Ottobre 2020