Rimango fermo un paio di minuti ad ascoltare e mi accorgo che c’è un rumore assordante intorno a me, un rumore che durante questi 32 anni della mia vita non avevo mai sentito così forte: quello del Silenzio.
Sono le 16,30 del pomeriggio e questo senso di strana quiete invade la mia mente.
La mia città, per quanto non sia una metropoli, è sempre stata viva, operativa, anche caotica a volte, e adesso invece è nuda, spoglia e infreddolita, nonostante la primavera e il sole che ne colorano le strade.
Ed ecco che in un attimo, tutto questo si trasforma in una triste fotografia: la fotografia di un paese costretto a vivere un clima surreale degno di quei film di fantascienza che eravamo abituati a vedere solo nei cinema.
E invece no: è tutto qui davanti a me.
Come il costante quesito che ci si porta appresso:
Ma andrà bene la mascherina…???
Non è che quello che ho incontrato aveva il virus...???
Avrò toccato qualcosa che non dovevo…???
L’imprevedibilità di tutta la situazione sposta l’attenzione continuamente verso nuovi argomenti e le domande si moltiplicano.
Tra le più frequenti ultimamente c’è ne è una che indaga e reclama una risposta più certa delle altre in merito agli strumenti con cui si diffonde il virus:
Quella sul cibo.
E se ci pensate è molto logico.
Così curiosando qua e la nel web mi sono accorto che gli esperti in effetti hanno preso in considerazione anche questo aspetto.
Ma c’è davvero una correlazione tra il Covid19 e gli alimenti…???
Scopriamo cosa ci dice l’EFSA.
Che cos’è L’EFSA…???
L’EFSA ( European Food Safety Authority), ovvero l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare, fondata nel 2002 e con sede a Parma, è un Agenzia dell’unione europea, con lo scopo di fornire consulenza scientifica e comunicazione sui rischi associati alla catena alimentare, così da consentire alla Commissione Europea, al Parlamento Europeo e agli stati membri dell’UE, di poter prendere decisioni precise ma soprattutto efficaci per garantire la protezione della salute dei consumatori e la tutela del cibo.
L’autorità agisce sempre in maniera molto aperta e trasparente con il pubblico riguardo tutti gli argomenti che rientrano nell’ambito delle sue competenze ed è tutto consultabile nel sito.
Ha formulato diversi pareri scientifici legati alle problematiche del rischio, tra cui l’influenza aviaria, gli ingredienti alimentari allergenici, gli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) e i fitofarmaci.
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Che cos’è il Coronavirus.
Nonostante ci abbiano (giustamente) bombardato di informazioni, è utile ricordare brevemente che cos’è il Coronavirus perché, ahimè, ce ne è più di uno.
I Coronavirus (Cov) sono una famiglia di virus respiratori che causano malattie di diverse entità, dal comune raffreddore, a sintomi ben più gravi, come nel caso della MERS (Sindrome Respiratoria Mediorientale) o della SARS(Sindrome Respiratoria Acuta Grave), che abbiamo avuto il “piacere” di conoscere nel corso degli anni.
Sono così denominati a causa delle punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.
Sono comuni prettamente negli animali come per esempio i pipistrelli, ma come stiamo purtroppo provando sulla nostra pelle, possono evolversi e infettare l’uomo.
Il Covid19 è proprio questo: un nuovo ceppo mai identificato, molto aggressivo e di rapida diffusione, e che va a sommarsi ai sei Coronavirus umani fino ad oggi conosciuti, portando il numero totale a sette.
Cosa dice l’EFSA riguardo la correlazione tra cibo e virus???
Non vogliamo certamente andare ad alimentare inutili allarmismi o creare ulteriori argomenti sui cui porre l’attenzione, ma è chiaro che in un periodo di così grande incertezza, le domande sorgono spontanee quasi senza una reale intenzione.
Marta Hughes, uno dei massimi direttori dell’EFSA, sostiene che le esperienze precedenti fatte con i sopracitati focolai epidemici di SARS e MERS, non mostrano nessuna correlazione tra il cibo e il Coronavirus, e ad oggi, nessuna prova porta in altre direzioni.
Lo stesso Centro Europeo per la prevenzione e il Controllo delle malattie (ECDC) fa notare come, mentre in Cina è altamente probabile che siano stati gli animali la fonte di infezione iniziale a causa dei mercati aperti e del consumo di carni di animali che più facilmente sarebbero portatori del virus, il Covid19 si diffonda da persona a persona tramite le ormai “famose” goccioline respiratorie che ogni essere umano emette con intensità differente qualora espiri, tossisca o starnutisca.
E’ chiaro che, non conoscendo affatto questo nuovo focolaio epidemico, gli scienziati e gli esperti di tutto il mondo che ne monitorano ad oggi la diffusione, prendano in considerazione qualsiasi aspetto possibile: ed ecco come anche il cibo diventi motivo di indagine, fermo restando che dalle ultime indiscrezioni, e debbo aggiungere, per fortuna, non si registrano segnalazioni di trasmissione tramite gli alimenti.
Per questo motivo l’EFSA non è ancora del tutto coinvolta nella risposta all’epidemia Covid19, ma rimane comunque attiva nel controllo di tutta la letteratura scientifica alla ricerca di nuove ed opportune informazioni.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha voluto comunque emanare una serie di raccomandazioni per quanto riguarda la sicurezza alimentare: una serie di buone pratiche igieniche da seguire durante la preparazione dei cibi, come per esempio cucinare a fondo la carne evitando contaminazioni incrociate tra cibi cotti e non.
Scopri quali sono tutte le direttive dell’OMS
Andrà tutto bene.
Ci sono momenti che entrano a far parte della storia.
Nel bene e nel male.
Stiamo assistendo, inermi, alla “ristrutturazione” dell’essere umano che piano piano viene ridimensionato e ricollocato al posto che, probabilmente, più gli spetta.
In un periodo dove l’apparenza, l’immagine di sé, il materialismo e la superficialità la fanno da padrona, un nemico invisibile ci prende alla cintura e ci soffoca silenziosamente nel baratro della solitudine.
Tutti insieme ce la faremo.
E’ una certezza.
Ma che sia una frase fatta oppure no, che ci serva da lezione.
‘Che per quante volte ce lo siamo sentiti dire, arriverà davvero il giorno in cui questa benedetta lezione dovremo impararla sul serio.
Il giorno, in cui torneremo a respirare liberi.
E allora, andrà davvero tutto bene.
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